Secondo l’ordinanza n. 42 /2021 emanata oggi che riguarda il commercio in sede fissa, nei giorni di Pasqua e Pasquetta i negozi di vicinato, le medie e le grandi strutture di vendita nonché i centri commerciali possono fare solo la consegna a domicilio dei generi alimentari e dei beni di prima necessità esclusivamente mediante la prenotazione on-line o telefonica e non presso l’esercizio commerciale.
Invece i ristoranti ed i bar in quanto pubblici esercizi e le pizzerie, i panifici, le rosticcerie, le pasticcerie, i negozi di pasta fresca, le gelaterie ecc. in quanto attività artigianali, non sono ricompresi nell’ordinanza continuano ad esercitare la loro attività con le regole della zona rossa nazionale e quindi possono fare sia l’asporto che la consegna a domicilio negli orari consentiti.
Si precisa inoltre che anche i mercati di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici proseguono la loro attività con le regole della zona rossa nazionale.
“E’ veramente assurdo – afferma il presidente di CNA Livorno Maurizio Serini – come la Regione Toscana ha emanato una simile ordinanza. Il merito sanitario non è nostro compito discuterlo, ma il metodo e la gestione delle informazioni sicuramente sì.
I nostri telefoni sono stati presi d’assalto dalle attività soprattutto di carattere alimentare che già in questi mesi stanno subendo gravemente l’alternanza di colori e ordinanze restrittive.
A poche ore dalla Pasqua e dalla pasquetta si interviene con una ordinanza assolutamente poco chiara che ha generato disperazione fra pasticcerie, panifici, panetterie, bar, gelaterie, rosticcerie e ristoranti fino a quando non è stato possibile chiarire con enorme fatica, differenze interpretative fra le varie attività. Qualcuno è stato “graziato” con l’attività da asporto, come le attività a produzione artigianale e bar o ristoranti, qualcuno è stato definitivamente “condannato”.
Queste montagne russe del divieto stanno mettendo a dura prova le coronarie degli imprenditori ed anche la sopportazione. Ci sono altri divieti che stridono con quel che si vede a giro, come la chiusura di estetiste e parrucchieri o le palestre. La situazione è sempre più complessa per le imprese, mentre gli aiuti pubblici sono inadeguati e intempestivi”.
FAQ
Una rosticceria può fare l’asporto nei giorni di Pasqua e Pasquetta?
Si. I ristoranti, i bar, i pub, le rosticcerie, le pasticcerie, i negozi di pasta fresca, le gelaterie, le pizzerie, i panifici, ecc. continuano ad esercitare la loro attività con le regole della zona rossa e quindi possono fare sia l’asporto che la consegna a domicilio negli orari consentiti.
Una macelleria può fare l’asporto nei giorni di Pasqua e Pasquetta?
No. I negozi di vicinato, le medie e le grandi strutture di vendita nonché i centri commerciali nei giorni di Pasqua e Pasquetta possono fare solo la consegna a domicilio dei generi alimentari e dei beni di prima necessità.
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta posso andare a fare la spesa al supermercato?
No. Le medie e le grandi strutture di vendita nonché i centri commerciali possono fare solo la consegna a domicilio dei generi alimentari e dei beni di prima necessità.
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta i mercati di generi alimentari, piante e fiori si possono svolgere?
Si. l’ordinanza riguardo solo il commercio in sede fissa e non il commercio ambulante.