In Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Lavoro che riconosce la misura contro il caro energia per i lavoratori autonomi e professionisti iscritti all’Inps o alle Casse Professionali.
Via libera all’una tantum di 200€ per i professionisti e lavoratori autonomi. Dopo oltre quattro mesi di attesa è stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 224 del 24 settembre 2022) il Decreto del Ministero del Lavoro del 19 agosto 2022 contenente i criteri e le modalità di assegnazione dell’una tantum da 200€ contro il caro energia prevista dal decreto aiuti (Dl n. 50/2022).
Si completa così l’iter di erogazione del bonus che sinora ha coinvolto solo i lavoratori dipendenti e pensionati.
A chi spetta
Il sussidio «una tantum» spetta a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps (commercianti, artigiani, coltivatori diretti e gestione separata), nonché professionisti iscritti alle Casse Professionali che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, già iscritti negli elenchi degli Istituti al 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Dl n. 50/2022), giorno entro il quale bisognerà poter dimostrare di avere una partita Iva attiva e l’attività lavorativa avviata.
Entro la medesima data occorre aver effettuato «almeno un versamento, totale o parziale» alla gestione di iscrizione per la quale si richiede il «bonus» con competenza a decorrere dall’anno 2020. Il «bonus» non verrà erogato automaticamente, ma è necessario presentare l’istanza, attraverso la piattaforma online che l’Inps e le Casse mettono a disposizione degli iscritti, in linea con quanto avvenuto in occasione della distribuzione del sussidio trimestrale da 600/1.000 euro introdotto, con lo scoppio della pandemia da Covid-19, dal decreto «Cura Italia» (18/2020). Le domande si potranno presentare fino al 30 novembre.
Il bonus, completamente esentasse, non spetta ove già percepito ad altro titolo (es. come lavoratore dipendente o pensionato). Secondo le stime diffuse dal Ministero sono circa tre milioni i potenziali beneficiari, di cui 477.000 iscritti agli Istituti pensionistici privati. Il beneficio è riconosciuto entro un vincolo di bilancio di 600 milioni di euro di cui 95,6 milioni destinati ai professionisti iscritti ad ordini o collegi. Le domande verranno accolte in base all’ordine cronologico di presentazione nei limiti delle risorse disponibili. Qualora, infatti, sulla base del monitoraggio settimanale delle istanze accolte emerga che siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto al predetto limite di spesa, il Ministero del Lavoro comunicherà agli enti previdenziali coinvolti l’impossibilità di accogliere ulteriori domande.
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