NEWS

CNA: più spazi in porto per riparatori navali e nautica

Aziende storiche del settore sono in grado di dare centinaia di nuovi posti di lavoro

“Nel confronto sugli assetti presenti e futuri del porto di Livorno – sostiene il direttore di CNA Dario Talini – è necessario volgere lo sguardo anche ad un settore strategico come quello della nautica, in cui includere nuove costruzioni, riparazioni e refitting. Se si tolgono le grandi aree in concessione ad Azimut Benetti, i restanti spazi in concessione alle altre aziende del settore alla Darsena Calafati e Pisa, sono nettamente insufficienti a permettere lo sviluppo che la nautica può avere in termini di commesse e di nuova occupazione specializzata. Diamo atto all’Autorità di Sistema di aver attenzionato il settore e aver pianificato la rimodulazione delle concessioni per cercare di ottimizzare spazi e operatività, ma il punto centrale è che le aree a disposizione sono oggettivamente troppo poche rispetto alle potenzialità di questo settore economico”. La presa di posizione di CNA arriva alla luce anche di quanto successo nell’area dei cantieri navali vedendo contrapporti il nuovo concessionario Gestione Bacini spa con quello uscente Romoli, “su cui l’Autorità Portuale deve intervenire”.

“Ci troviamo in una situazione paradossale – aggiunge il coordinatore sindacale di CNA Livorno Alessandro Longobardi – in cui aziende storiche della nautica si contendono “fazzoletti” di terra e porzioni di banchine, mentre avrebbero possibilità di sviluppo sia nei mercati in cui già operano, sia su quello dei superyacht oltre i 40 metri. Adesso siamo in una impasse in cui sono fioccati ricorsi e contestazioni sui bandi per le “mini” concessioni delle tre aree andate a gara (allineando tutte le scadenze a metà 2026) con tutte le imprese esistenti nel settore in fibrillazione per il proprio futuro, con nuove commesse che saltano, lavorazioni da terminare, investimenti fatti in strutture da mettere a reddito e piani di investimento da attuare: un caos che scontenta tutti ed impedisce lo sviluppo. Le aree destinate dal Piano Regolatore del Porto alle attività di cantieristica e riparazione navale che affacciano sulle Darsene Calafati e Pisa, divise dalla strada di accesso per il Molo Italia, hanno uno sviluppo complessivo di circa 52mila metri quadrati che sembrano tanti ma non sono certamente abbastanza per lo sviluppo che il settore della nautica da diporto può veramente avere a Livorno. Possono il porto e l’economia livornese permettersi di perdere le competenze delle imprese, i mercati attualmente ben presidiati in termini di fatturato e occupazione e quelli che potrebbero venire se messe in condizione di ben operare e di investire? Per CNA la risposta è sicuramente no”.

“E’ per questo – conclude Talini – che chiediamo a tutte le istituzioni interessate, innanzitutto Autorità di Sistema Portuale e Comune di Livorno, di aprire una discussione strategica su questo comparto. In un territorio affamato di buon lavoro come il nostro sentiamo il dovere di spingere tutte le opportunità che diano valore alla nostra economia. Pensiamo necessario analizzare quali attività hanno una maggiore ricaduta in termini occupazionali e di valore aggiunto, affinché le aree portuali siano maggiormente redditizie per l’economia cittadina: tutti i traffici e le lavorazioni portano reddito e guai a perderne anche una sola, ma non tutte le aree oggi dedicate a traffici commerciali massimizzano il rapporto fra occupati, fatturato e superfice quanto quelle dedicate alla nautica da diporto. Ferma la preminenza degli asset strategici del porto, container in primis, secondo CNA è possibile, anche in vista della Piattaforma Europa, ripensare alcune destinazioni di aree per dare maggiori possibilità di sviluppo al settore della nautica così da permettere anche ad aziende storiche locali di poter concorrere ad aree e progetti di sviluppo che non le mettano in contrapposizione o, peggio, le escludano; la scadenza delle attuali concessioni nelle due darsene a metà 2026 impone da subito di ripensare strumenti di pianificazione che vadano in tal senso.”.

condividi l'articolo su:

Facebook
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email

Potrebbe interessarti anche:

CNA: più spazi in porto per riparatori navali e nautica

Aziende storiche del settore sono in grado di dare centinaia di nuovi posti di lavoro “Nel confronto sugli assetti presenti e futuri del porto di ...
Leggi tutto >

Nuovo modello di formulario per il trasporto dei rifiuti

Con l’entrata in vigore del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), che prevede la digitalizzazione dei documenti utilizzati per la movimentazione ed il trasporto ...
Leggi tutto >

MePA: in vigore il Correttivo al Codice degli Appalti

Il 31 dicembre 2024 è entrato in vigore il Correttivo al Codice degli Appalti (D.Lvo n. 209/2024), che introduce disposizioni integrative e correttive. Tra le ...
Leggi tutto >

Risparmia con
le CONVENZIONI CNA