Come già indicato da alcuni Comuni, CNA invita tutte le imprese che decidono di chiudere l’attività fino al 3 aprile, pur non obbligate dal DPCM del 09/03 o da altre ordinanze comunali, ad inviare una PEC al protocollo del proprio Comune comunicando il periodo di chiusura per aderire all’invito del Governo di rimanere a casa per l’emergenza Coronavirus a tutela della salute di se stessi, dei dipendenti e dei clienti.
Questo per lasciare una prova che potrebbe tornare utile per i richiesti interventi pubblici a sostegno delle imprese, che ovviamente dovrebbero interessare anche le imprese che legittimamente scelgono di stare aperte ma con evidenti cali di lavoro dovuti alle restrizioni sulla libertà di circolazione delle persone.
Si specifica che ad oggi non sono state ancora definite le procedure per la richiesta e/o quantificazioni dei danni economici subiti; inoltre l’invio della PEC in questione non sostituisce le comunicazioni da fare ai vari enti per una ufficiale sospensione/chiusura dell’attività, iter ben più complesso e comportante anche il pagamento di vari diritti.
Qui un FAC SIMILE con quello che potrebbe essere il testo della PEC
SUAP
6 commenti su “CORONAVIRUS: PEC da inviare ai Comuni per chiusura e COMUNICAZIONI SUAP”
A quale indirizzo bisogna mandare il tutto ?
POTETE METTERE UN PRESTAMPATO E INDICARE L’INDIRIZZI DI PEC DOVE INVIARE LA COMUNICAZIONE GRAZIE
Per il comune di Livorno comune.livorno@postacert.toscana.it
abbiamo pubblicato la bozza di quello che potrebbe essere il testo della PEC. L’indirizzo cui spedirlo è l’indirizzo PEC indicato sul sito di ogni comune.
Scusate ma chi al momento non ha una pec?
A parte che è obbligatorio avere una PEC, può fare la raccomandata A/R