Chiusure già operative, rimborsi no: troppe aziende a rischio KO
Inconcepibile poi lasciare la capienza all’80% sui bus anziché aumentare quelli privati
“Siamo tornati alle gestione dell’emergenza Covid 19 a colpi di DPCM nel weekend, senza dare alle imprese la possibilità di adeguarsi per tempo e soprattutto senza avere immediatamente il ristoro delle perdite, un fattore – afferma Dario Talini direttore generale di Cna Livorno – che mette gravemente a rischio la tenuta economica e sociale anche nella provincia di Livorno.
Siamo stati sommersi di telefonate e messaggi per avere indicazioni sull’applicazione dei nuovi obblighi e di richieste su come e quando avere disponibili i soldi promessi dal Governo, mentre i dipendenti delle imprese stanno ancora aspettando i soldi delle integrazioni salariali addirittura dal mese di luglio. Tutto ciò non è accettabile, come non è comprensibile perché nel trasporto pubblico sia stato mantenuto il limite dell’80% della capienza, anziché abbassarlo al 50% e garantire il necessario distanziamento tramite un maggior impiego di bus e pulmini privati: non sono soltanto gli studenti delle superiori a riempire i mezzi negli orari di punta, anche senza di loro tante corse risultano pericolosamente affollate, mentre i mezzi degli NCC bus e auto sono fermi in garage e le aziende rimettono soldi ogni giorno. Su un mezzo da 50 posti, l’80% occupabile vuole dire solo 10 posti liberi in qua e là e tutti gli altri assiepati”.