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Romeo Lenzi, in pensione dopo 51 anni di attività

ROMEO LENZI, STORICO ARTIGIANO LIVORNESE, DOPO 51 ANNI DI ATTIVITÀ, HA DECISO DI ANDARE IN PENSIONE

E così dopo oltre 50 anni di attività il nostro associato Romeo Lenzi, ha deciso di chiudere la sua impresa con la fine dell’anno in corso.

La CNA di Livorno ha deciso di omaggiare la sua straordinaria carriera di artigiano e la lunga fedeltà all’associazione con una pergamena celebrativa per il contributo dato alla storia dell’economia locale.

Il 31 dicembre 2021 sarà una data che ricorderanno per anni in casa Lenzi, perché si chiude un ciclo iniziato nel lontano 1947, quando Romeo Lenzi aveva iniziato a lavorare presso l’officina del padre, allora in via delle Cateratte.

Oggi, in via delle Sorgenti, sede attuale dell’officina meccanica Lenzi Romeo, si smaltiscono macchinari e materie prime, che non sono solo strumenti, ma bensì i ricordi di una vita intera.

Romeo, insieme alla sua famiglia, ha deciso che raggiunti i 92 anni, adesso è tempo di dedicarsi a qualche hobby al di fuori della sua amata officina. “Sia chiaro – ci dice – la morsa, l’incudine e qualche altro macchinario per adesso non se ne andranno dal mio capannone”, e noi lo comprendiamo benissimo perché Romeo è un artigiano che ha il suo mestiere nel DNA, e che non riuscirà mai a lasciarlo andare del tutto.

Nato il 21 gennaio del 1929, ha imparato i lavori manuali fin da piccolissimo. A 8 anni preparava i disegni per aiutare la mamma nel ricamare le lenzuola di lino, che poi vendeva per i corredi di nozze. E poi, raggiunta la maggiore età, ha iniziato ad affiancare il padre imparando un mestiere che non ha più voluto abbandonare.

“La sua è stata ed è tuttora una ditta molto rinomata in zona, apprezzata soprattutto per la capacità di spaziare in svariati ambiti di applicazione con lavori di alta qualità e precisione. – commenta Ilaria Niccolini, coordinatrice di CNA Produzione Livorno – È difficile al giorno d’oggi trovare professionalità, dedizione ed esperienza paragonabili a quelle del sig. Lenzi.”

Ripercorrendo insieme i decenni di attività, Romeo ci ha raccontato alcuni aneddoti che rendono l’idea della capacità di adattarsi alle commesse sempre diverse e ci restituiscono la storia non solo dell’azienda, ma di tutto il nostro territorio. Negli anni della seconda guerra mondiale, al fianco di Tito Neri, ha studiato come ridare vita ai rimorchiatori purtroppo affondati durante il conflitto, arrivando poi ad elaborare copiatori per fare le camme e nuove pompe di iniezione, rimettendo in sesto la flotta.

Oppure quando prestò le sua abilità alle macchine della ditta Bizzarrini, una delle realtà più creative di auto sportive italiane, per la quale alla fine degli anni 60 progettò e realizzò le sospensioni in Elektron, costosissimo materiale molto più leggero e resistente dell’alluminio, le coppe del motore modificate per contenere più olio, e gli attacchi tra motori e cambio studiati ad hoc per poter combinare pezzi di matrice inglese con le parti italiane delle autovetture. Di tutti questi custodisce ancora gelosamente i disegni nel suo archivio sconfinato di progetti. Ed ancora oggi, Romeo Lenzi è un punto di riferimento per i molti possessori di macchine da corsa da strada per i quali realizza modifiche, e che a partire da gennaio dovranno cercare altrove la stessa qualità produttiva.

E proprio perché la capacità di studio, di progettazione e produzione di questa realtà artigianale non ha davvero conosciuto confini, tra i lavori che sono ancora nel cuore del socio fondatore ci sono anche la costruzione dei bulbi per le imbarcazioni dello storico cantiere navale Benello, attivo a Livorno fino alla metà degli anni 70, o ancora i chiusini in ghisa (i tombini delle linee telefoniche a terra) per la Teti, azienda livornese da cui poi ebbe origine la Sip.

C’è tutto questo e molto altro nella vita personale e professionale di Romeo Lenzi, un bagaglio culturale ed esperienziale che andrebbe valorizzato maggiormente ed apprezzato, affinché non si perdano certi tipi di manualità e produttività che hanno fatto la storia dell’industria italiana.

 

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