Ha preso il via (anche se con qualche intoppo informatico) l’operazione cashback, dapprima in fase sperimentale fino al 31 dicembre 2020 e poi in modo definitivo dal 1° gennaio 2021. Ma di che cosa si tratta?
Il cashback è un sistema predisposto e gestito da Pagopa spa, che permette agli aderenti che effettuano acquisti di beni e servizi dagli esercenti, con strumenti di pagamento elettronici, un rimborso in denaro.
L’adesione è su base volontaria ed i privati cittadini per farlo, devono:
- Scaricare sul cellulare o su qualsiasi altro strumento mobile, l’app IO;
- Munirsi del codice SPID oppure essere in possesso della carta d’identità elettronica;
- Procedere all’accesso sulla app IO con il codice SPID od il PIN della carta d’identità elettronica e registrarsi indicando il proprio codice fiscale e gli estremi identificativi di uno o più strumenti di pagamento elettronici (bancomat, carte di credito, carte prepagate) utilizzati per effettuare gli acquisti;
- Dopo aver effettuato l’accesso saranno disponibili 3 menù principali (oltre a quelli del proprio profilo):
- I messaggi, provenienti dalla stessa app o dalle pubbliche amministrazioni;
- I pagamenti, dove si può pagare con il qr code qualsiasi avviso cartaceo (bollette, multe,…);
- L’elenco dei servizi filtrati per area geografica (ACI, Comuni…)
- Nell’app., dovrà essere inserito il codice IBAN sul quale saranno accreditati i rimborsi previsti
- L’app. ci darà anche i dati sul numero di transazione fatte e la posizione nella classifica per arrivare tra i primi 100.000 che hanno diritto al super cashback
Il privato cittadino all’atto della registrazione deve essere maggiorenne e residente in Italia e deve dichiarare di utilizzare gli strumenti di pagamento esclusivamente per gli acquisti effettuati fuori dall’esercizio dell’attività d’impresa arte o professione.
Ai privati cittadini aderenti al programma di cashback, viene riconosciuto un rimborso in misura percentuale per ogni transazione regolata con strumenti di pagamento elettronici, con la sola esclusione delle transazioni on line, determinata con riferimento ai seguenti periodi:
I rimborsi saranno erogati entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo. Il primo rimborso sarà erogato nel mese di febbraio 2021. Per i primi 100.000 aderenti che, in ciascuno dei periodi come sopra individuati, abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni con pagamento elettronico, è attribuito un rimborso speciale pari ad € 1.500. I rimborsi vengono erogati sul codice IBAN del cittadino aderente, indicato da quest’ultimo al momento dell’adesione al programma od in un momento successivo.
L’esercente che aderisce al programma di cashback
Tutti i soggetti che svolgono attività di vendita di beni e di prestazione di servizi, e che per incassare accettano strumenti di pagamento elettronici, consentono al pagatore di partecipare al programma di cashback. Gli esercenti devono essere dotati di un dispositivo di accettazione fisico (tipicamente un terminale POS) che, per il tramite di software e/o applicazioni informatiche, permette al cittadino di pagare gli acquisti mediante strumenti di pagamento elettronici. Esercenti, commercianti, artigiani o professionisti, per verificare se gli acquisti effettuati dai propri clienti con strumenti di pagamento elettronici permettono loro di partecipare al programma di cashback, devono contattare il fornitore dei dispositivi di accettazione, chiedendo se abbia aderito, ossia si configuri come “soggetto convenzionato”.
Quali strumenti di accettazione, gli esercenti, artigiani e professionisti devono disporre per poter assicurare ai loro clienti che gli acquisti dei beni e servizi siano validi per il cashback?
Il Decreto cita espressamente che il sistema di accettazione in uso debba essere un “dispositivo fisico che, per il tramite di software e/o applicazioni informatiche, consente il pagamento degli acquisti tramite strumenti di pagamento elettronici”. Rimangono invece molti dubbi sulla inclusione nel programma cashback di quei mezzi basati ad esempio, sul modello “Payment-by-link”. Tale modello consente all’esercizio commerciale convenzionato di inviare un link al pagatore (ad esempio tramite mail o SMS), con il quale quest’ultimo può interagire al fine di avviare una disposizione di pagamento a distanza, prevedendo successivamente il ritiro della merce in negozio.