CNA al Governo: “La circolare Inps sui versamenti contributivi va rivista. Toglie liquidità alle imprese e contraddice il CuraItalia”
E’ necessario scongiurare contraddizioni e paradossi nell’applicazione della disposizione per la sospensione dei versamenti tributari introdotta dal Decreto CuraItalia. E’ quanto sottolinea la CNA che ha inviato una lettera al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ai ministri Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo e al presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, chiedendo “un autorevole intervento” per dare “corretta interpretazione alle misure” varate dall’esecutivo.
La CNA rileva che la circolare Inps numero 37 del 12 marzo 2020 prevede che “il datore di lavoro o il committente che sospende il versamento della contribuzione, ma che contemporaneamente opera la trattenuta della quota a carico del lavoratore, è tenuto obbligatoriamente a versare quest’ultima alle ordinarie scadenze legali di versamento”.
CNA evidenzia che l’adempimento risulta “particolarmente difficoltoso sul piano applicativo ma, soprattutto, è in palese contraddizione con la ratio del Decreto CuraItalia che intende sostenere la liquidità delle imprese anche attraverso la sospensione dei pagamenti che il datore di lavoro è tenuto a versare a titolo di ritenuta di acconto e contributi per conto del lavoratore dipendente”.
E’ necessario in questa fase così delicata per il Paese, conclude l’appello della CNA al premier, non disperdere l’efficacia delle misure del provvedimento per dare sollievo a una componente assai significativa del tessuto produttivo italiano.