La legge di bilancio 2021 aveva previsto il bonus idrico ed il credito d’imposta per sistemi di filtraggio dell’acqua potabile.
Le due misure, per poter essere pienamente operative e fruibili, necessitavano della pubblicazione di due decreti attuativi, rispettivamente da parte del Ministero dell’Ambiente e dell’Agenzia delle Entrate.
I criteri e le modalità per usufruire del credito d’imposta
Con qualche mese di ritardo, rispetto a quanto preventivato nella legge di bilancio, l’Agenzia delle Entrate con specifico provvedimento ha definito lo scorso 16 giugno i criteri e le modalità per usufruire del credito d’imposta del 50%. Questo si applica alle spese sostenute tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
Nello specifico sistemi di:
- filtraggio;
- mineralizzazione;
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.
I CRITERI
La misura, che mira come fine generale a razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, ha fissato l’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione in:
- 1.000€ per ciascun immobile, per le persone fisiche;
- 5.000€ per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
COME FARE RICHIESTA
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.
Come specificato nel documento dell’Agenzia delle Entrate, l’importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito d’imposta per sistemi di filtraggio dell’acqua potabile. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale nel quale deve essere riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
Per le spese sostenute prima della pubblicazione del provvedimento sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui predetti documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
Il fronte bonus idrico
Ad oggi non abbiamo, invece, notizie del decreto attuativo che doveva adottare il Ministero dell’Ambiente relativamente al bonus idrico pari a 1.000€ per ciascun beneficiario (persona fisica) da utilizzare per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.