“Uno, due, tre, quattro… le segnalazioni di furto si erano susseguite in un paio di settimane in un modo che appariva casuale – afferma la coordinatrice di CNA Costruzioni Ilaria Niccolini – ma poi sentendo le imprese associate erano emerse le identiche modalità di sottrazione, addirittura nel giorno della settimana, il lunedì, e nella fascia oraria, quella della pausa pranzo prevalentemente. Abbiamo quindi avvisato tutte le imprese associate di questo fenomeno e, grazie anche all’adoperarsi di qualcuna delle aziende colpite, sono arrivate una ventina di segnalazioni di furto in un paio di mesi anche ai danni di aziende non associate, sempre con modalità analoghe”.
“Siamo grati all’Arma dei Carabinieri – aggiunge il coordinatore sindacale di Cna Livorno Alessandro Longobardi – per essersi immediatamente attivata per indagare sulla catena di furti in base alla nostra segnalazione e soprattutto per essere riuscita ad identificarne i presunti autori dopo indagini davvero complesse. Un furto del genere per una piccola impresa edile è un danno gravissimo: si trattava per lo più di mezzi nuovi o recentissimi, spesso ancora da finire di pagare con un danno economico praticamente doppio, perché le aziende si sono dovute subito attivare per ricomprare quella tipologia di furgone che è essenziale al loro lavoro, trovandolo anche difficilmente disponibile o usato. La catena di furti a Livorno si era effettivamente interrotta. Speriamo che tali crimini non tornino a ripetersi. Rinnoviamo l’appello alle imprese a rivolgersi con fiducia all’associazione ed alle forze dell’ordine per segnalare episodi in cui sono vittime della criminalità”.