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Livorno, tassa sui bus solo per fare cassa

Tassa sui bus solo per fare cassa: i turisti vanno via comunque

Da via Cogorano toglierebbero solo una dozzina di pullman, lo dicono i dati

“Il vero intento del comune nell’introdurre la tassa sui bus turistici è unicamente quello di fare cassa – afferma il coordinatore di CNA FITA Trasporti Alessandro Longobardi – perché questa gabella non influirà minimamente sulla volontà dei crocieristi di andare a visitare le città d’arte toscane, ma renderà solo più oneroso il viaggio e la sua organizzazione. Inoltre asserire che ci sarà un decongestionamento di via Cogorano è una affermazione smentibile con i dati dei transiti. Dispiace che il comune non ci abbia interpellato prima di annunciare questa scelta politica a nostro giudizio profondamente e concettualmente sbagliata. E’ veramente assurdo pensare di poter costringere i turisti a rimanere a Livorno peggiorando un servizio da loro richiesto”.

“Il comune è stato ingolosito dalle tasse che fanno pagare le città d’arte come Firenze e Pisa per l’ingresso e la sosta per ore dei pullman turistici sul proprio territorio comunale – afferma il presidente di CNA FITA Bus Pasquale Scalesia, nonché presidente del consorzio livornese di pullman turistici CSB (Cruise Service in Bus) – servizio totalmente diverso da quello che i vettori fanno a Livorno dove la quasi totalità dei pullman accedono direttamente ai gate portuali pagando per questo già un ticket, prelevando quindi i turisti sottobordo senza toccare minimamente la città; è un servizio di partenza e arrivo, non di sosta. A questi pullman una tassa comunale non è quindi applicabile. In più si avvantaggia per i tour operator la scelta del porto di La Spezia”.

“Se il problema sono quindi i soli bus turistici che offrono il servizio attualmente in via Cogorano di partenza per Pisa, Firenze e Lucca – aggiunge Longobardi – si sta parlando di meno del 10% dei transiti: il congestionamento nella via è dato quasi unicamente dal numero enorme di passaggi del trasporto pubblico locale (che ha ancora tanti bus fortemente inquinanti, addirittura anche euro 2 a differenza degli euro 6 che vanno nelle città d’arte) e degli shuttle bus che vengono dal porto; lo avevamo già dimostrato oltre un anno fa al comune dati alla mano, quando si discuteva dello spostamento in via Avvalorati della fermata del bus rosso e delle linee turistiche organizzate dalla Livorno City Sightseeing, altra azienda locale con punte di 50 addetti, che vive di quelle linee e non certo del bus scoperto che è un servizio in rimessa offerto alla città proprio per farla scoprire ai turisti.

Piuttosto nulla è stato fatto in questi anni, nonostante i ripetuti solleciti fatti al comune, per impedire ad aziende di bus che vengono da Firenze di sostare per ore in modo totalmente abusivo in via Cogorano per prelevare lì i crocieristi anziché pagare il ticket in porto e prenderli sottobordo”.

“Insomma – conclude Scalesia – non è questo il modo né per invogliare i crocieristi a visitare Livorno, né per far lavorare le imprese livornesi dei pullman turistici ed il loro indotto, né per risolvere il congestionamento di via Cogorano: CNA ha avanzato da tempo alcune proposte operative che però sono al momento inascoltate dal Comune; confidiamo che prima di deliberare in giunta il sindaco ci convochi per una riflessione approfondita sui pro e sui contro di questa decisione”.

 

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