Trasporto scolastico e TPL: mezzi privati pronti a fare la loro parte
Ancora però da riscuotere le corse fatte da settembre a novembre per CTT
“I mezzi privati degli NCC bus e auto sono pronti a fare la loro parte alla sperata ripresa dell’attività scolastica dal 7 gennaio. A quella data la soglia di riempimento delle vetture non dovrà giustamente andare al di sopra del 50% e questo comporterà per le società di gestione dei mezzi pubblici il dover nuovamente attingere dai mezzi privati (ed in misura maggiore) per ampliare il numero delle corse soprattutto nelle ore di punta”: è quanto afferma Alessandro Longobardi coordinatore di CNA Trasporti Livorno che sta aspettando risposte in merito dalla Regione Toscana.
“La sinergia sperimentata da metà settembre fino al 4 novembre (fino cioè alla chiusura delle scuole superiori), ha funzionato benissimo dal punto di vista logistico con CTT. Meno però dal punto di vista contabile visto che alle imprese di trasporto private non è stato ancora pagato un euro di quanto previsto dai contratti a causa del mancato trasferimento dei fondi da parte della Regione. Un particolare non da poco – continua Longobardi – se si pensa che le imprese hanno dovuto sostenere spese per garantire la sicurezza dei mezzi, la sanificazione, la presenza degli autisti, le assicurazioni ed il carburante. Le linee coperte nelle zone di Livorno, Pisa, Massa e Lucca sono state una sessantina. Da essere una iniziativa che doveva anche dare ossigeno a queste imprese (rimaste completamente ferme praticamente da novembre 2019 con lo stop alle crociere e poi al turismo ed alle gite scolastiche), si sta tramutando in un ulteriore causa di indebitamento”.
“CNA – aggiunge il direttore Dario Talini – chiede quindi alla Regione anzitutto di stanziare i fondi già previsti per il periodo settembre-novembre 2020, e di dare adesso certezze per il futuro. Le imprese private hanno bisogno di lavoro, perché i pochi ristori avuti non coprono assolutamente i costi correnti. L’obiettivo deve essere quello anzitutto di dare sicurezza agli utenti ma è necessario anche dare certezze alle imprese che in questo senso coadiuvano le aziende di trasporto pubbliche, sia nel trasporto scolastico tramite scuolabus, sia nel trasporto sulle linee urbane ed extraurbane.
Per questo – conclude Talini – occorre fare una programmazione che vada almeno fino a giugno, con clausole che prevedano per le imprese private un minimo di giusto ristoro in caso di nuovi, speriamo di no, periodi di lockdown. Aspettiamo quindi che la Regione ci dia risposte e ci faccia sedere al tavolo regionale sul TPL dove possiamo portare il contributo positivo delle tante aziende del settore Ncc auto e Bus che rappresentiamo”.