“Non è certamente nostra competenza entrare nel merito dell’opportunità sanitaria di aver decretato il solo comune di Cecina come zona rossa, potestà che è nelle disponibilità del sindaco in quanto primo garante della salute dei cittadini, ma è sicuramente nostra competenza chiedere che a tali decisioni facciano seguito azioni di sostegno a tutte le aziende che da tale imposizione trarranno un danno economico”. E’ quanto sostiene la presidenza della CNA della Bassa Val di Cecina, immediatamente confrontatasi sulla questione, raccogliendo il punto di vista delle imprese.
“A giudizio della presidenza CNA di zona, questo continuo cambio di colore delle regioni ed ora anche dei comuni – afferma il coordinatore Paolo Garzelli – disorienta aziende e cittadini e impedisce soprattutto alle prime di poter programmare, se non addirittura svolgere, il proprio lavoro. Il peso economico di queste operazioni ricade unicamente sulle imprese, coinvolgendo imprenditori, dipendenti e le rispettive famiglie, generando anche una disparità fra categorie di cittadini e di lavoratori che stride anche eticamente. CNA chiede che a fronte delle restrizioni che si è ritenuto necessario imporre siano disposti adeguati ristori economici: che poi vengano dal comune, dalla regione o dallo stato, deve essere la politica a deciderlo, e subito. Il criterio di erogazione sottolineiamo ancora una volta che dovrà essere non il mero codice ateco che individua la categoria soggetta alla chiusura nella zona rossa, ma il calo di fatturato, perché in queste situazioni anche chi può stare aperto subisce il più delle volte un calo di lavoro. Neanche una erogazione indifferenziata andrebbe infatti bene, proprio perché ci sono anche settori d’impresa che nella pandemia non hanno risentito o qualche caso che ne ha addirittura colto opportunità per incrementare il lavoro. Come la salute è un bene di tutti – sostiene la presidenza CNA – anche il lavoro e la possibilità di mantenere le proprie famiglie deve esserlo. Ci aspettiamo quindi che il comune di Cecina ascolti le necessità del mondo imprenditoriale locale, facendosene interprete con le altre istituzioni e trovando il modo di intervenire in sostegno delle imprese per il bene del territorio e dei suoi cittadini”.