Pneumatici accatastati nelle officine: la situazione è critica
CNA chiede un intervento urgente per liberare capannoni e piazzali
Un intervento urgente per liberare dai pneumatici usati subito i capannoni e i piazzali delle imprese: è quanto ha chiesto CNA nel recente incontro al Ministero, sottolineando la criticità che rappresenta a livello di sicurezza lo stoccaggio di ingenti quantità di gomme provocato dai ritardi nel ritiro degli stessi da parte degli smaltitori autorizzati.
“Da una indagine effettuata da CNA – spiega il coordinatore sindacale del settore manutenzione auto nella provincia di Livorno Paolo Garzelli – è emerso che il tempo medio di attesa è intorno ai 6 mesi, con picchi che possono superare anche l’anno. Significativo il dato sulle giacenza dei PFU sui piazzali o nelle officine. Il 45% delle imprese ci ha segnalato una giacenza superiore a 400 gomme e il 31% dei partecipanti all’indagine dichiara una giacenza media di 300 gomme. Inoltre il 60% delle imprese denuncia ritiri parziali dei PFU.
Il problema dei flussi irregolari è stato più volte discusso, come causa principale del surplus di gomme non raccolte. Abbiamo evidenziato, da questo punto di vista, che si tratta di un nodo assolutamente da superare, a tutela degli operatori regolari, attraverso un rafforzamento dei controlli intervenendo però su tutte le fasi della filiera: importazioni, vendite on-line ecc.
Occorre anche intensificare le verifiche sui soggetti che dichiarano di immettere quantitativi <200ton ma che in realtà superano questo quantitativo senza adempiere ai conseguenti obblighi normativi. Infatti 200ton corrispondono a circa 25.000 pneumatici, si tratta quindi di un quantitativo molto basso e facilmente superabile da un numero maggiore di distributori/importatori di pneumatici rispetto a quanti ne risultano ad oggi.
Come più volte evidenziato da CNA l’effettivo completamento e operatività del Registro rappresentano un tassello fondamentale per dare maggiore trasparenza al settore”.
È possibile consultare i risultati dell’indagine CNA scaricando il documento a questo link.